venerdì 19 agosto 2016

I 50 dischi imperdibili italiani (quarta parte) di Fabrizio Bordone

La rassegna sui cinquanta dischi italiani da avere è giunta alla quarta parte. Ricordiamo sempre che vengono segnalati quegli album significativi o per l’evoluzione musicale del nostro Paese o che racchiudono il meglio dei migliori artisti.



31) Antonello Venditti: Sotto Il Segno Dei Pesci. Album che ha portato il successo per il popolare cantante romano nel suo momento di maggior creatività. Contiene brani ironici ed impegnati come “L’Uomo Falco” probabilmente riferita ad Andreotti, “Bomba O Non Bomba” sulle stragi di quegli anni, la profetica “Il Telegiornale”, il classico “Sara”, l’intensa e splendida “Giulia” ed il brano che dà il titolo al disco. Quando Venditti era Venditti…

32) Le Orme: Collage. Con la PFM ed il Banco, le Orme sono il più importante gruppo italiano di progressive di sempre. Questo disco è quello della svolta verso questo genere dopo gli esordi beat ed è considerato il capostipite del prog italiano. Contiene “Sguardo Verso Il Cielo” uno dei loro classici e brani d’impegno come “Era Inverno” sulla prostituzione, “Cemento Armato” sull’ecologia e poi “Collage”, “Evasione Totale”, “Immagini” e  “Morte Di Un Fiore”. Imperdibile.

33) Ivan Graziani: Pigro. Dopo il grande successo della splendida “Lugano Addio”, il cantautore abruzzese si conferma con questo lavoro celebrato dalla critica, meno dalle vendite, costante della sua carriera. Troviamo l’ironica e geniale canzone che dà il titolo all’album e le godibili “Monna Lisa”, “Paolina” e  “Gabriele D’Annunzio”. Un artista scomparso precocemente ma che ha lasciato un segno importante nel panorama musicale italiano.

34) Patty Pravo: Pazza Idea Ecc. Ecc. La più grande interprete italiana dopo Mina non poteva mancare in questa rassegna. Come si evince dal titolo, si tratta di una raccolta dei maggiori successi che fanno parte degli anni d’oro della bionda cantante veneziana. Brani immortali come “Pensiero Stupendo”, “Pazza Idea”, “Il Paradiso”, “La Bambola”, “Se Perdo Te”, “Tripoli ‘69” ed altri ancora. Non tutto ma molto del meglio di questa icona nazionale.

35) Nomadi: Ma Noi No. Anche per questo amatissimo gruppo, l’approccio migliore è una raccolta di successi vista la vastità discografica di una carriera lunghissima. Ed è l’ultimo album uscito con il leader Augusto Daolio ancora in vita. Contiene grandi brani del periodo Guccini e tanti altri successivi. Pezzi come “Dio è Morto”, “Canzone Per Un’Amica”, “Un Giorno Insieme”, “Io Vagabondo”, “Tutto A Posto”, “Come Potete Giudicar”, “Il Vecchio E Il Bambino”, “Ho Difeso Il Mio Amore”, “Crescerai”, “Noi Non Ci Saremo” e tante altre memorabili canzoni.

36) Alan Sorrenti: Aria. Qualcuno si chiederà cosa ci fa il cantante di “Figli Delle Stelle” e  “Tu Sei L’Unica Donna Per Me” in questa selezione. Ebbene, per chi non lo sapesse, Alan Sorrenti prima di vivere di rendita con i successi estivi citati, è stato capace di questo album all’avanguardia, originale, considerato un capolavoro. Psichedelia, progressive e musica lisergica per un disco non certo da ascoltare in macchina mentre si va in spiaggia ma da cuffie e poltrona. I brani sono la lunga suite “Aria”, “Vorrei Incontrarti”, “La Mia Mente” e “Un Fiume Tranquillo”. Sorprendente.

37) Eugenio Finardi: Strade. Disco dal vivo per l’ex rocker metropolitano milanese. Vi racchiude il meglio della prima parte della carriera, quella più immediata, arrabbiata e delicata al tempo stesso. Brani di successo come “Extraterrestre”, un suo classico, oppure “La Radio”, inno delle emittenti private. E poi la reggaeggiante “Valeria Come Stai?”, “Patrizia”, “Musica Ribelle” e “Le Ragazze Di Osaka”.

38) Loredana Bertè: Bandabertè. Il primo vero grande successo della grintosa interprete calabrese. Mentre in Italia sbarca la musica giamaicana grazie a Bob Marley, Loredana sfonda con il reggae di “E La Luna Bussò”. Altra grande hit contenuta in questo lavoro è “Dedicato”; di rilievo la battistiana “Prendi Fra Le Mani La Testa” e poi “Peccati Trasparenti” e la nota “Folle Città”.

39) Sergio Endrigo: L’Arca Di Noè. Doppio album live del 1970 per un cantautore di classe scarsamente considerato mentre era in vita e rivalutato, come spesso accade, una volta scomparso. Dei suoi brani più significativi qui presenti, segnaliamo “Teresa”, “Io Che Amo Solo Te”, “Canzone Per Te”, “La Casa”, “L’Arca Di Noè”, “Perché Non Dormi Fratello”.

40) Vinicio Capossela: All’Una E Trentacinque Circa. Si tratta dell’album d’esordio per questo esponente della musica d’autore nato in Germania ma di sangue irpino. Personaggio al di fuori del circuito prettamente commerciale, cantante e pianista, si avvale di ottimi musicisti ed è considerato il Tom Waits italiano. In quest’opera prima, premiata con la Targa Tenco, ci sono “Quando Ti Scrivo”, “I Vecchi Amori”, “Resta Con Me”, “Christmas Song” e la title-track.

Nel prossimo articolo concluderemo questa carrellata di dischi italiani.

(Fabrizio Bordone, articolo originale su www.laspeziaoggi.it)


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